Ma porca di quella miseria! Ma possibile che io debba strippare fino all’ultimo minuto? I 4 di recupero alla Dacia Arena valgono "esperienza premorte" come quando ti passi il silk epil nell’interno coscia?
Decisamente implacabile l’Udinese di Gotti a cui gli si può dire tutto, tranne "squadretta".
Perculatoria quanto basta, aiutata da Musacchione e l’intervento da brivido. Ed è partita subito l’imprecazione con annesso reflusso gastroesofageo. Ora, benedetto ragazzo, a me sei simpatico, ma 40 secondi di campo ed è subito bestemmia?! 
Dopo giorni di assenza forzata è tornato con poca gioia, poco gaudio e tantissimo trash. La prova che Mateo esisteva ancora l’abbiamo avuta col cartellino giallo al limite del rosso. Un po’ un DPCM. 
Il problema rimane la difesa, ordunque, o solamente una parte -A DESTRA- di essa? No perché Radu porca miseria era in formissima, Acerbi pure….e ciao giovini! 
Cosa aspettarsi mentre si aspetta?
Rendiamoci conto che ormai questo finale di campionato sarà al cardiopalma e senza margine di errore.
Una gara in meno contro il Torino e visti i granata nel format neo promossi in Serie A , non dovrebbe preoccupare… invece preoccupa.
Checché se ne dica, ogni tanto la Lazio dimentica che sta in partita e non si fila più gli avversari.
E di questo fastidioso difetto ce ne siamo accorti tutti. Col passare dei minuti il ritmo biancoceleste si abbassa drasticamente. Non ci potete ingannare. Come se non ci fossimo abituati! 
Io ricordo con emmossssssione la serata All’Allianz Arena, ho ancora chiara davanti agli occhi, -anche il rigore regalato da Muriqi- , quella squadra che ha combattuto contro calciatori geneticamente modificati arrivando all’ultimo atto: il gol di Parolo. Lieto fine più bello non avrei potuto immaginare.
Punto più alto in cui il cuore può arrivare vivendo di speranza sapendo bene che morirai disperato.
Tutto estremamente dignitoso e gettato in pasto agli ultimi romantici.
Adesso però abbiamo bisogno di credere non sia stata solo la sculata presenza di un anno. Non devono darcela a bere col Bayern palesato come alibi di chissà quale distrazione, il campionato va affrontato come se si dovesse spaccare il mondo in due.
E niente, ormai la verità è che non ci bastano più le parole e nemmeno le promesse.
La Champions è ancora in ballo?
La Lazio ha vinto contro una squadra che "scarsa" non si può definire.
Dobbiamo armarci di tantissima pazienza aspettandoci pure il risveglio amaro in Europa League, purché non la si snobbi, la si tratti con la dignità che merita e, per fare qualcosa di nuovo, a ‘sto punto si pensi a sbancarla davvero.
Non c’è serenità, né ordine.
La domanda, alla base di tutta la mia chiacchierata, resta una sola, la Lazio merita il quarto posto?
Lo dico sinceramente e fuori dai denti: NO, non lo meriterebbe se non fosse che pure le altre non lo meritano. 
Questo campionato è una corsa per sbloccare tamponi e va avanti tra la poraccitudine del calciomercato estivo e quella delle BIG.
La Juventus è caduta contro il Benevento in casa, la Roma soffre terribilmente i match importanti, il Napoli s’accende e poi il buio, il Milan soffre.
Togliendo dal discorso l’Inter lanciata oramai verso il tricolore, credo che la gang di Inzaghi possa rosicchiarlo via, non con pochi sacrifici, questo biglietto per il treno Champions League.
La concorrenza però è tanta e tutta stretta nel giro di pochi punti in un finale di stagione vorticoso.
Non esiste distinzione netta e non è un vantaggio, semmai rappresenta uno svantaggio enorme.
Non ci si può permettere più il lusso di buttare punticini a destra e manca.
Ripigliatevi, please.
Quello che chiederei a Simone Inzaghi adesso?
Sicuramente la gestione di Musacchio, quello visto in campo non ci serve proprio, 
Simo’, poi giusto se ti avanza tempo, sposta lo sguardo su Pereira. E SantIddio! Un ragazzetto pulito che ha voglia di spaccare il mondo e non ha tempo.
Andreas ha tirato, intelligentemente, fuori la cazzimma facendo sbroccare tutta Udine nel momento in cui la Lazio la stava soffrendo. C’è chi lo chiamerebbe incazzosetto il ragazzino, io lo chiamo "sgamato". Perdi minuti, dai, perdi minuti e fai rifiatare i compagni.
Muriqi si sta rivelando una grandissima bufala, ma almeno ci prova.
E nomino Muriqi privo di qualsivoglia genio calcistico per contrastare l’imbarazzante "assenteismo titolare" di Correa.
Sinceramente non capisco caro Inzaghi, oltre i pippardozzi dove tutti siete orgoglioZzziSsimi, l’incoerenza di buttare in campo un cartonato non in scala. Un bellissimo cartonato, non afferro però tutto ‘st entusiasmo intorno a lui.
Quintessenza dell’ "Evanescence".
"Oh… Oh… Oddio…ahhhhh"… Correa ore 11 e calma piatta. Finisce sempre così: sembra prossimo a distruggere la porta e poi il solito NIENTE imbellettato, servito su un vassoio d’argento tra mille inutili virtuosismi.
Non ce l’ho con Joaquin, gli voglio bene per carità e penso davvero possa dare tantissimo, ma vedere giocatori stile "checcaz*ocifaccioqui" preferisco non vederli.
Poi una si chiede perché le partite senza Pereira mi stanno sulle balls.
Pereira nella mia cerchia ristretta di simpatie. Eh lo so, sono una semplice tifosa emotiva e trasformo uno discretamente coordinato in un "fenomeno".
Ma poi, Andreas, è un fenomeno?
Lo scopriremo solo vivendo ma, di questo passo coi 20 minuti spalmati in 14 partite, anche no.
Udinese-Lazio è andata così: 
Gioia e gaudio a tutto il regno social del trash. Muriqi, Musacchione e Correa inssssssSssieme. Ho detto tutto.
Ma Caicedo?
Xoxo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *